Venerdì 15 febbraio 2019
ore 15.30, Aula Betti (Chiostro S.M. Vittoria, Lungadige Porta Vittoria 41, Verona)
Trauma.
La rappresentazione sociale del dolore
di Jeffrey C. Alexander
Meltemi, 2018 (Prima traduzione italiana)
Ne discutono:
Gianmarco Navarini (Università degli Studi di Milano Bicocca)
Vincenzo Mele (Università degli Studi di Pisa)
Introduzione e conclusioni:
Lorenzo Migliorati e Luca Mori
(Università degli Studi di Verona)
“Solo se il significato consolidato collettivamente viene repentinamente sconvolto, un evento può acquisire lo status di trauma. Sono i “colpi” ai significati a far emergere il senso di shock e paura, non gli eventi in se stessi.” J. Alexander In questo libro Jeffrey C. Alexander sviluppa un’originale teoria sociale del trauma, utile a comprendere i processi culturali e simbolici che generano il dolore collettivo e i conflitti attorno alla sua interpretazione. Gli eventi, anche i più nefasti, non sono traumatici in sé; lo diventano attraverso sofisticati processi di interpretazione e rappresentazione collettiva che, a partire dalle vittime e, nei casi più riusciti, fino all’intera umanità, costruiscono culturalmente i traumi. Attraverso l’analisi di casi emblematici come quello dell’Olocausto e casi meno noti come le battaglie per la spartizione di India e Pakistan o il Massacro di Nanchino, Alexander mette in evidenza come ogni trauma sia costantemente mediato dalla capacità persuasiva degli attori e dalle strutture di potere in cui gli eventi accadono.